Il periodo della gravidanza rappresenta per una donna un momento unico ed esclusivo della sua vita. A volte inaspettato, a volte cercato a lungo, ma sempre ricco di trasformazioni fisiche e mentali. Da subito qualcosa si modifica e non solo a livello genetico e ormonale. Le emozioni si fanno più intense, talvolta le paure e le ansie prendono forma nelle modalità più svariate, il corpo lentamente si prepara per accogliere, contenere, proteggere una nuova vita.
L’andamento della gravidanza ne detta di certo i tempi e l’intensità, poiché una gravidanza senza imprevisti permette un benessere generale della futura mamma e aiuta con forza anche il benessere e lo sviluppo del bambino.
Talvolta però anche gli imprevisti diventano uno strumento per rallentare e coccolarsi, prendersi del tempo per vivere ogni attimo di una relazione sempre più forte e speciale con il bambino, per immaginare.
In questa altalena di emozioni prendono vita le modalità e i tempi dell’attaccamento tra mamma e bambino. Qui diviene più forte l’unicità di ogni donna. I nove mesi di simbiosi con il proprio bambino ricreano inevitabilmente quello stato di assoluta fusione che ogni donna ha provato a suo tempo con la propria madre.
I condizionamenti sono tantissimi, così come le “verità” o i consigli elargiti da amici e familiari. Fondamentale la presenza attiva del padre, che nonostante abbia una percezione differente dell’attesa rispetto alla mamma, può contenere le apprensioni per il futuro e mentalizzare lui stesso il bambino che nascerà.
La cosa certa è che un bambino per una donna rappresenta una vera opportunità evolutiva, se lo desidera, un ricreare vecchi modelli, se li ritiene positivi ed adeguati, o lo sperimentarne di nuovi più in linea con il proprio mondo interiore.
Oggi una donna può cercare un modo più completo e appagante di vivere la gravidanza. Non più come fase di “rinunce” ma come scoperta ulteriore di se stessa, dei propri desideri e bisogni, delle proprie risorse e fragilità, con regole e modalità da scoprire e realizzare.
Il rapporto con il bambino si costruisce molto prima della sua nascita e si intensifica sempre di più dal momento in cui lo si può stringere al seno. Una vera magia, unica e intensa in cui riscoprire la spontaneità e l’istinto profondo che sa guidare ogni azione e ogni carezza di una mamma verso il suo bambino.
Viviana Moretti (Torino)
Psicologa – Psicoterapeuta
per contatti: v_moretti@libero.it