L’allattamento misto consiste nel dare al neonato sia il latte materno che quello artificiale o comunque il biberon.
Molte neo mamme si chiedono quando è possibile cominciare l’allattamento misto e se questo comporta dei problemi per la nutrizione del bambino, oppure se c’è il rischio che si abitui al biberon e rifiuti invece il seno.
Perché l’allattamento misto
Nutrire il bambino con il latte materno e quello artificiale è spesso una scelta che le neo mamme fanno per riuscire a riprendersi, in qualche modo, sia dalle fatiche del parto che dai nuovi ritmi molto variabili di sonno-veglia.
I neonati infatti tendono a fare una poppata al seno ogni 2-3 ore nei primi mesi e, per la mamma, è qualcosa di molto stancante, non solo perché si affianca il problema della produzione del latte, ma perché accumula ore di sonno perse.
La produzione del latte materno è legata anche allo stato emotivo e psicologico della madre, che deve essere attenta a non cadere nella trappola dello stress, che in taluni casi porta anche alla perdita pre-tempore del latte.
L’allattamento misto è dunque una buona alternativa per ritagliarsi spazi di recupero delle forze e delegare al padre qualche poppata.
Non è detto, tuttavia, che l’allattamento misto debba essere per forza affiancato al latte artificiale.
La neo mamma, infatti, può dedicarsi a tirare il latte perché sia disponibile magari per le poppate notturne, o quando lei non può essere presente per impegni di lavoro o di altro tipo.
In tal modo il bambino viene comunque nutrito con il migliore latte possibile e, nello stesso tempo, si abitua a ciucciare dal biberon.