L’allattamento al seno è fondamentale per la nutrizione del bambino e anche per il rapporto unico e simbiotico che si stabilisce tra madre e neonato.
Le neomamme sono assalite da molti dubbi, in particolare per quanto riguarda la prima poppata, la quantità e la qualità del latte, il numero “giusto” delle poppate, la paura che il bambino non sia davvero sazio.
Sono dubbi e domande assolutamente normali che si possono chiarire con il proprio ginecologo,la propria ostetrica, con il pediatra o con i consulenti per l’allattamento.
La regola base è quella di affidarsi all’istinto materno e di chiedere aiuto nel caso il flusso iniziale di latte non sia semplice per un ingorgo, per la presenza di una mastite o per altri motivi.
L’allattamento al seno è quanto di più salutare esista per il bambino ed è per questo che molte neo mamme, in controtendenza rispetto agli ultimi anni durante i quali hanno evitato di allattare soprattutto per motivi “estetici”, oggi cercano il più possibile di nutrire il loro bambino al seno.
Come avviene l’allattamento al seno
L’allattamento al seno è qualcosa di estremamente naturale, ma non è da considerare qualcosa di “automatico” o di scontato. La prima volta che il bambino si “attacca” al seno dovrebbe essere subito dopo il parto. Il motivo è abbastanza semplice e riguarda il fatto che “istintivamente” cerca il seno e anche la mamma è predisposta per lo stesso motivo.
Non è scontato che per tutte le madri l’impatto fisico ed emotivo sia uguale: per alcune è assolutamente facile, per altre invece è più difficoltoso e lento.
Ogni neo mamma effettivamente non ha idea di come possa essere e, insieme al bambino, affronta un’esperienza del tutto nuova e bellissima. Il seno va massaggiato delicatamente, in modo che i dotti lattiferi comincino a far scendere il latte verso i capezzoli. Con indice e pollice bisogna esercitare lievi pressioni e restringimenti in modo che si comincino a intravedere le prime gocce del “colostro”.
Il colostro è il latte materno che il piccolo succhierà nella sua prima settimana di vita. Apparirà più denso del normale e giallastro e creerà le difese immunitarie di cui ha bisogno per difendersi dai potenziali attacchi dei batteri dall’esterno.
Il bambino cercherà il capezzolo e comincerà la suzione, riconoscendo l’odore inconfondibile e unico della madre. Potrebbe inizialmente agitarsi, piangere e dimenarsi, ma quando comincerà a ciucciare si calmerà. Se tende ad addormentarsi durante la poppata, e ritenete che sia durata troppo poco, è bene cercare di stimolarlo affinchè rimanga sveglio.
E’ importante cambiare spesso seno, e questo (che) non è soltanto un modo per svegliare il bambino, ma è anche utile per stimolare la produzione di latte.
La quantità di latte giusta per l’allattamento al seno
Allattare al seno suscita in qualsiasi madre la domanda : la quantità di latte che il bambino ha preso sarà sufficiente?
Nella maggior parte dei casi tutte le donne hanno il latte sufficiente per nutrire il loro bambino, e quindi non bisogna pensare che il proprio caso sia” sfortunato” o diverso rispetto ad altre madri ma semplicemente avere pazienza e non scoraggiarsi di fronte alle possibili difficoltà iniziali.
Per capire se la quantità di latte che il bambino ha mangiato va bene, si deve osservare come e quanto cresce anche in una sola settimana. Un neonato che fa regolari poppate può infatti arrivare ad aumentare di peso anche di 40 g al giorno, fino a raggiungere mezzo kg in un solo mese.
E’ il segno più chiaro che l’allattamento al seno è valido e che la natura ha predisposto tutto secondo le sue regole.